Il Gran Consiglio sostiene all'unanimità il progetto 'Obiettivo 95%' del Decs. Bertoli: 'A giugno nuove misure per mantenere i posti di apprendistato'
Luce verde unanime in Gran Consiglio al progetto ‘Obiettivo 95%’, presentato dal Decs nel mese di gennaio con l’obiettivo di introdurre, alla fine dell’obbligo scolastico, l’obbligo formativo fino alla maggiore età. Un obbligo da non confondere con quello scolastico, che non cambia. Il parlamento ha sostenuto questa modifica della Legge della scuola votando il rapporto di Anna Biscossa (Ps). L’auspicio dell’operazione è quello di aumentare il numero di ragazzi con un diploma del secondario II entro i 25 anni. Oggi il Ticino è all’88%, mentre la media nazionale si pone al 91%. “Un segnale importante per l’economia, così che possa dare una risposta ancora più convincente in fatto di apprendistati di quella che già sta dando”, annota la relatrice.
Manuele Bertoli, direttore del Decs, rileva dal canto suo: “I ragazzi in difficoltà hanno un vissuto conflittuale con la scuola, quindi la risposta non può essere qualcosa che non è in grado di sostenere”. Per questo “è importante predisporre il giovane a rientrare nel percorso formativo dopo la scuola dell’obbligo, a portarlo avanti con la sufficiente motivazione l’obiettivo sarà raggiunto”. Occorre insistere, quindi, “aumentare i posti di tirocinio”. Con il progetto ‘Più duale’ la volontà è aumentarli, “e sarà già sufficiente mantenere quelli dell’anno scorso, vista l’emergenza”. A giugno, spiega il direttore del Decs, arriveranno ulteriori misure per “mantenere i posti di apprendistato ed evitare un buco formativo, che toccherebbe oggi gli apprendisti e tra due o tre anni l’intera economia: è nell’interesse dello Stato, dell’economia, dei giovani, della collettività che il numero di posti di apprendistato non cali”.