Il primo ministro Boris Johnson sconfessato dall'alto tribunale inglese. Gli speaker di Comuni e Lord potranno ora riconvocare le Camere
La Corte Suprema del Regno Unito ha stabilito che la violazione obbligatoria del Parlamento imposta dal primo ministro Boris Johnson è "illegale, nulla e priva di effetti". Questa è una grande sconfitta per il capo del governo. Secondo la corte, il parlamento britannico dovrebbe incontrarsi di nuovo "il più presto possibile".
È come se il Parlamento non fosse "mai stato prorogato", ha decretato la Corte, attribuendo ora agli speaker di Comuni e Lord il potere di riconvocare le Camere quanto prima e dichiarando 'l'advice' del premier alla regina immotivato e inaccettabile in termini di limitazione di sovranità e poteri di controllo parlamentari.
Johnson è determinato a condurre il Regno Unito fuori dall'Ue il 31 ottobre, se necessario senza un accordo di uscita con Bruxelles.