Bellinzonese

'Quel muro è inutile: il rumore è lo stesso'

Alcuni abitanti del quartiere di Comelina (Comune di Camorino) criticano l’efficienza del nuovo risanamento fonico sull’A2. L'Ustra: 'Ma i lavori non sono finiti'

7 novembre 2018
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Una protezione che non svolgerebbe il proprio ruolo. Sotto la lente i lavori principali di risanamento fonico appena conclusi sulla carreggiata sud-nord dell’A2, tra la galleria del Monte Ceneri e lo svincolo di Bellinzona sud dove, insieme ad altre migliorie, è stata ultimata la realizzazione di un muro e di una pavimentazione con caratteristiche fonoassorbenti al fine di salvaguardare l’abitato di Camorino dal rumore dell’adiacente autostrada. In particolare, come affermato dall’Ufficio federale delle strade (Ustra) nel comunicato diramato lo scorso 26 ottobre che annunciava la fine degli interventi principali, a beneficiarne sono gli abitanti del quartiere di Comelina, che si estende sulla collina a ridosso della carreggiata. Tuttavia, alcuni residenti esprimono malumore per una situazione che sarebbe rimasta invariata. «Quel muro non serve a niente: il rumore è sempre lo stesso», afferma alla ‘Regione’ Giuseppe Belometti, domiciliato nella zona in questione e che, negli ultimi giorni, ha dato inizio a una raccolta firme tra gli abitanti del quartiere (una ventina le sottoscrizioni raggiunte). Dopo 50 anni di «sopportazione del rumore dell’autostrada», gli abitanti sono ora molto scettici sulla funzionalità del muro di protezione.

Alberi da ripiantare

Apprese le perplessità, ci siamo rivolti a chi di competenza per avere chiarimenti. Come già specificato nel comunicato stampa del 26 ottobre, l’Ustra conferma che gli interventi non sono ancora del tutto conclusi. Ci viene infatti ribadito del previsto «completamento della collina a protezione dell’abitato» tramite la messa a dimora di nuovi arbusti, tra Comelina e l’autostrada. Va detto che gli alberi presenti in precedenza erano stati estirpati a causa del cantiere. E la loro momentanea assenza, secondo i residenti, alimenta l’intensità del rumore.

Oltre all’attesa per la piantumazione, gli abitanti di Comelina dovranno pazientare fino al termine dei lavori che dal prossimo marzo riguarderanno la carreggiata in direzione sud. Su questo tratto, afferma l’Ustra, «verranno posate le protezioni di tipo fonoassorbente (che impediscono quindi la riflessione del rumore), le quali contribuiranno a ridurre ulteriormente il livello del rumore percepito, non solo a Sant’Antonino, ma anche a Camorino». Un’ulteriore riduzione del rumore – continua l’Ufficio federale delle strade – sarà poi «garantita dalla posa della pavimentazione con caratteristiche fonoassorbenti anche in direzione della galleria del Monte Ceneri».

Per capire se i futuri interventi avranno effettivamente l’impatto auspicato a Comelina, bisognerà quindi attendere la fine di tutti i lavori. A quel punto, aggiunge l’Ustra, «verranno effettuate delle misurazioni acustiche ‘post-operam’, per verificare l’efficacia delle nuove protezioni foniche rispetto ai parametri di progetto». Tuttavia, osservando il muro di Camorino, il sentore è che sia meno ‘protettivo’ rispetto ad altri ripari fonici apparentemente più funzionali, come quelli realizzati a Galbisio, Bissone e Chiasso. «Si tratta di una struttura diversa in quanto ubicata in un contesto paesaggistico e residenziale molto differente. La geometria e le caratteristiche sono state considerate nei calcoli alla base del progetto approvato». L’Ustra ne è convinto: «L’opera già realizzata, unitamente alle parti ancora mancanti, permetterà di rispettare appieno i valori richiesti dall’Ordinanza federale contro l’inquinamento fonico».

Non resta dunque che attendere la fine di tutti gli interventi previsti (per un investimento di circa 73 milioni di franchi interamente a carico della Confederazione) e le successive verifiche. Per il momento, a Comelina, permane lo scetticismo.