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Non solo destituzioni, querele e dimissioni: il 2024 del Tribunale d'appello

Il rendiconto annuale traccia un bilancio positivo: «È stata ottenuta un'ulteriore riduzione delle cause pendenti di 120 unità»
TiPress
Fonte RED
Non solo destituzioni, querele e dimissioni: il 2024 del Tribunale d'appello
Il rendiconto annuale traccia un bilancio positivo: «È stata ottenuta un'ulteriore riduzione delle cause pendenti di 120 unità»

BELLINZONA - Sarà un 2024 difficile da dimenticare per il Tribunale d'appello (TA). Le vicende che hanno coinvolto il Tribunale penale cantonale (TPC), con conseguente eco mediatico, hanno in parte minato la credibilità dello stesso organo giudiziario ma soprattutto complicato il lavoro dei giudici. Dopo la destituzione dei giudici Francesca Verda Chiocchetti e Siro Quadri, il TA presenta infatti ancora un organico di soli 26 giudici ordinari (questo malgado la designazione di Monica Sartori-Lombardi e Paolo Bordoli quali giudici supplenti).

Quale bialncio quindi dell'anno appena trascorso? «Dal profilo quantitativo, malgrado le note vicende che hanno coinvolto il Tribunale penale cantonale (TPC) e, di riflesso, le Corti alle quali appartengono i giudici che a diverso titolo sono stati chiamati ad occuparsi delle varie procedure inerenti le medesime vicende, si può affermare che nel 2024 il TA ha ottenuto, nel complesso, risultati positivi», si legge nel rendiconto annuale pubblicato.

Il TA sottolinea che «grazie ad una produzione confermatasi a buoni livelli – la migliore degli ultimi tre anni – e superiore alle entrate, è stata ottenuta un'ulteriore riduzione delle cause pendenti di 120 unità (da 2'489 nel 2023 a 2'369 nel 2024)».

Anche dal profilo qualitativo si conferma il buon livello dei giudizi pronunciati, «corroborato dal basso tasso di accoglimento dei ricorsi dinanzi al Tribunale federale (6,71% nel 2024, in calo rispetto al biennio precedente)».

«I buoni risultati non devono però far dimenticare le importanti sfide con le quali anche il TA è e sarà confrontato nei prossimi anni: gli aspetti logistici, informatici e di governanza rappresentano, ciascuno, importanti cantieri che, se affrontati con la giusta e opportuna collaborazione istituzionale, permetteranno di ridisegnare i contorni della Giustizia ticinese».

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