Sull'onda del caso dell'abilitazione dei docenti presso il DFA, il PLR interpella il governo sulla Divisione diretta da Emanuele Berger
BELLINZONA - «La conduzione della Divisione della scuola merita ancora fiducia?» È una domanda secca (ma non l'unica) quella che pongono Alessandro Speziali, Matteo Quadranti e Natalia Ferrara. Sullo sfondo, come noto, c'è il caso dell'abilitazione dei docenti, oggetto nell'ultima settimana di diversi atti parlamentari.
E ora, anche il PLR si unisce al "coro", interpellando il governo e invitandolo a prendere posizione. «Non si tratta solo della capacità di assicurare una prospettiva a chi decide di dedicarsi alla formazione ticinese, ma concerne anche le capacità gestionali di uno dei servizi dello Stato più importanti», sottolineano i firmatari, evidenziando come «come negli ultimi anni siano emersi più volte aspetti problematici che hanno provocato disfunzioni, accese discussioni e malumori»; da "La Scuola che verrà" alla «costante difficoltà a concepire visioni e approccio pedagogici ed educativi diversi da quelle perorate dalle direzioni DECS».
L'atto parlamentare pone l'operato di Emanuele Berger sotto la lente del Consiglio di Stato. La sua conduzione «gode ancora della piena fiducia del Governo e del Dipartimento competente?», chiedono i tre deputati liberali radicali. E ancora: «Come giudica il crescente malumore, che prende forma anche attraverso prese di posizione all’indirizzo del Dipartimento? Come giudica la recente presa d’atto degli errori commessi nell’elaborazione delle stime del fabbisogno di docenti e conseguentemente nell’ambito dell’abilitazione?»
E infine, più in generale, «alla luce delle numerose critiche emerse nella conduzione di progetti, sperimentazioni, modifiche di legge», il governo «non ritiene doveroso commissionare un’analisi del funzionamento della Divisione della scuola?» Affaire à suivre.