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CANTONE / SAN GALLO

Il Battaglione fanteria di montagna 30 ha terminato il suo servizio

In concomitanza del WEF, i militari si sono esercitati per rafforzare la capacità di difesa
DDPS
Fonte DDPS
Il Battaglione fanteria di montagna 30 ha terminato il suo servizio
In concomitanza del WEF, i militari si sono esercitati per rafforzare la capacità di difesa

BELLINZONA / WALENSTADT (SG) - Il Battaglione fanteria di montagna 30, con la cerimonia di riconsegna della bandiera, ha simbolicamente concluso oggi il corso di ripetizione 2025 nella Svizzera orientale. In concomitanza con il World Economic Forum (WEF) di Davos (GR), l'unico battaglione di fanteria di lingua madre italiana si è esercitato in queste settimane per rafforzare le capacità di difesa.

L'obiettivo dell'Esercito è di riacquisire e rafforzare le competenze di difesa. Per assolvere questo compito, i membri del battaglione fanteria di montagna 30 si sono esercitati sulle piazze d’armi della Svizzera orientale utilizzando moderni sistemi di simulazione. Sono ad esempio stati istruiti all’utilizzo di droni, nuove armi di difesa anticarro, sistemi di visione notturna ed equipaggiamenti arrivati di recente in dotazione alle forze armate.

«Ogni soldato del Trenta deve indossare la divisa con orgoglio, consapevole della sua importanza e del suo ruolo nel preservare la sicurezza e la sovranità del nostro Cantone e del nostro Paese», ha ricordato il tenente colonnello SMG Tommaso Righenzi, comandante del battaglione, nel suo discorso alla truppa. «Oggi siamo consapevoli delle sfide che ci aspettano, ma ci rafforza la certezza che saremo in grado di affrontare queste sfide con la stessa determinazione e lo stesso spirito di sacrificio, come tutti coloro che ci hanno preceduto e che prima di noi hanno prestato servizio sotto la nostra bandiera».

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