L'esecutivo ha previsto un ampio piano di tagli. L'ira delle associazioni
BERNA - Il risparmio, ipotizzato dal consigliere federale Albert Rösti, è sostanzioso: supera i 400 milioni. I tagli, stando a quanto riportato dalla NZZ, riguardano le politiche collegate al clima e alla salvaguardia dell’ambiente.
Treni notturni - In primis, l’esponente del Governo ha in mente di levare il finanziamento di 30 milioni di franchi l’anno per i treni notturni, così come previsto dalla nuova legge sul CO2. Secondo le FFS, quel tesoretto è necessario per offrire tratte con destinazione Barcellona e Roma.
Il Programma edifici - In secondo luogo, c’è la volontà di togliere i sussidi per il “Programma edifici”, cioè “l’iniziativa” con cui la Confederazione e i Cantoni vogliono ridurre notevolmente il consumo energetico del parco immobiliare svizzero e le emissioni di CO2.
Nel settore immobiliare, il Programma edifici sostiene misure di natura edile efficienti dal punto di vista energetico. Si tratta di un importo ben più sostanzioso: 400 milioni di franchi, che andranno dirottati verso altri investimenti (afferenti alla legge sul clima).
«Deve continuare fino al 2030» - L’idea ha, ovviamente, sollevato resistenze e perplessità. Per Veronique Bittner-Priez, segretaria generale della Conferenza dei direttori cantonali dell'energia, «il programma dovrebbe continuare fino alla fine del 2030», poiché «non ha ancora fatto completamente il suo dovere».
I contrari - Schierate dalla sua parte ci sono diverse associazioni, dal WWF a SvizzerEnergia e a Swisscleantech. Queste organizzazioni ritengono inaccettabile che il Consiglio federale chieda ampi tagli al programma edilizio senza proporre alcuna misura alternativa. Le associazioni propongono misure alternative praticabili senza gravare sul bilancio federale.