Berna ha chiesto al DFF di rivedere la procedura riguardo alla definizione e al controllo del tetto massimo degli stipendi.
BERNA - La definizione e il controllo del tetto massimo delle retribuzioni presso le società anonime della Confederazione devono essere più efficaci e adeguati ai tempi. Ci vuole inoltre maggiore trasparenza. È quanto ritiene il Consiglio federale, che oggi ha deciso di rivedere la procedura in materia, incaricando il Dipartimento federale delle finanze (DFF) di sottoporgli delle proposte in tal senso.
L'attuale modello è troppo complicato per le imprese e l'amministrazione federale, secondo il governo. Richiede che le aziende forniscano dati molto dettagliati, peraltro difficilmente stimabili, come i contributi alle assicurazioni sociali o la previdenza professionale.
È un modello che viene definito del "say on pay": le assemblee generali delle società anonime di cui la Confederazione detiene il controllo fissano ogni anno i limiti retributivi massimi dei quadri superiori per l'anno successivo.
È applicato a FFS, La Posta Svizzera, Skyguide, RUAG MRO, RUAG International, Identitas, SIFEM e Swisscom. Così la Confederazione ha un controllo e definisce i tetti massimi per i membri dei consigli di amministrazione e, tranne che per Swisscom, separatamente per la presidenza dei consigli di amministrazione e per tutta la direzione dei gruppi.
Partendo da una perizia realizzata da un esperto, sono state tratte 13 raccomandazioni per migliorare il tutto. Entro l'autunno del 2026 il DFF è chiamato a esaminare in che modo intervenire.
Limitazioni nel 2026 e 2027 - Quale misura transitoria, il Consiglio federale ha deciso che, nell'ambito delle retribuzioni per gli anni 2026 e 2027, i limiti massimi saranno aumentati con una riserva del 3 per cento.
FFS, La Posta Svizzera, Skyguide, RUAG MRO, RUAG International, Identitas e SIFEM avranno pertanto un margine di manovra limitato per attenuare le oscillazioni non prevedibili nelle retribuzioni, che sono ad esempio da ricondurre ad adeguamenti degli assegni familiari o dei contributi alle assicurazioni sociali.
In linea di principio, non è consentito attingere alla riserva per aumenti di stipendio o per la compensazione del rincaro, precisa il governo. A tale scopo sarebbe necessaria l'esplicita approvazione degli organi proprietari.
Più trasparenza - Nella perizia la trasparenza nei rapporti sulle retribuzioni è stata giudicata non ottimale per la maggior parte delle imprese esaminate. Il Consiglio federale chiede pertanto un maggiore sforzo alle aziende parastatali in questo ambito. Le misure correttive dovranno già essere attuate in occasione dei rapporti sulle retribuzioni del 2025, che saranno pubblicati nel 2026.