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Vittorie pesanti di PSG e Barcellona I parigini vincono 3-1 in rimonta. Rogers illude l'Aston Villa, poi arrivano gli eurogol di Doué e Kvara. Pesante il 3-1 di Mendes al 92'
I blaugrana di Flick travolgono il Borussia Dortmund e vedono già le semifinali (4-0)
PARIGI - È stata una partita vivace e divertente quella del Parco dei Principi, dove il PSG ha vinto 3-1 in rimonta la gara d'andata dei quarti di finale di Champions. Una buona prova quella degli uomini di Luis Enrique, che con due eurogol e un lampo di Mendes sono riusciti a scardinare la buona organizzazione difensiva degli inglesi. Un risultato che, viste le forze e le qualità in gioco, non chiude comunque il discorso in vista del match di ritorno - martedì prossimo a Birmingham - dove agli uomini di Emery servirà però un'impresa.
Il primo atto si è infiammato già nel primo tempo, dove i parigini hanno spinto di più, ma sono stati trafitti per primi al 35' da Rogers. L'esterno, con un tocco a porta spalancata, ha finalizzato una bella ripartenza generata da McGinn, che ha recuperato la sfera dando il “La” alla manovra offensiva. Incontro tornato subito in equilibrio grazie a un lampo di Doué, che dalla sinistra si è accentrato e ha lasciato partire una conclusione a giro imprendibile anche per il Dibu Martinez (fischiatissimo).
Non meno bello il gol del 2-1, siglato da un imprendibile Kvaratskhelia al 49'. Splendido il suo affondo sulla sinistra, da dove è entrato in area prima di far partire un tiro preciso e molto potente sul primo palo. Risultato che sembrava congelato, ma in pieno recupero Mendes ha trovato il pesantissimo 3-1. Ottima la sua incursione nell'area degli ospiti, con un dribbling che ha mandato fuori giri Konsa e il Dibu Martinez, permettensogli di calare il tris al 92'.
Decisamente più indirizzata l’altra sfida, col Barcellona di Hansi Flick che ha travolto il Borussia Dortmund nel primo round giocato in Spagna. 4-0 il risultato finale, coi tedeschi di Kobel infilzati da Raphinha (25’), Lewandowski (48’, 66’) e Lamine Yamal (77’). Difficile pensare che il Dortmund, seppur spinto dal muro umano del Signal Iduna Park, possa ribaltare l’esito del doppio confronto. Ancora più difficile farlo considerando il tasso tecnico del Barça e la vena realizzativa del grande ex Lewandowski.
