A bordo vi erano 64 persone: «Recuperati 18 corpi dal fiume». Escluso il terrorismo, non è chiaro se ci siano dei superstiti
WASHINGTON - Incidente tra un aereo regionale e un elicottero militare mercoledì sera sul fiume Potomac, sui cieli di Washington, una delle zone aeree più trafficate e sorvegliate del mondo, a pochi chilometri dalla Casa Bianca, dal Campidoglio e dal Pentagono.
Per ora sono state tratte in salvo solo quattro delle 64 persone che viaggiavano a bordo dell'aereo (60 passeggeri e 4 membri di equipaggio), mentre per gli altri, nonostante l'enorme dispiegamento di mezzi e uomini, si teme il peggio nelle acque gelate del Potomac. Idem per i tre soldati dell'elicottero Blackhawk che si è scontrato col velivolo durante un volo di addestramento. Secondo alcuni media Usa, sono già stati recuperati 18 corpi. Non è chiaro se ci siano dei superstiti.
Il volo della tragedia è l'American Eagle 5342, operato da Psa Airlines con un jet bimotore Bombardier CRJ-701 - di fabbricazione canadese e prodotto nel 2004 - per conto di American Airlines. Era partito praticamente pieno da Wichita, Kansas, ed era diretto all'aeroporto Ronald Reagan - che resterà chiuso fino alle 11 locali (le 17 in Svizzera) -, il più piccolo e il più vicino dei due aeroporti della capitale. Dopo l'incidente è stato chiuso e tutti i voli sono stati dirottati. Il presidente Donald Trump è stato «pienamente informato su questo terribile incidente» e, riferendosi ai passeggeri, ha detto pessimisticamente: «Possa Dio benedire le loro anime».
Errore umano o problema tecnico - Ancora ignote le cause della sciagura: tra le ipotesi, un errore umano o un problema tecnico, ma dirigenti dell'Fbi hanno escluso indicazioni di terrorismo. L'incidente è avvenuto verso le 21, quando il jet regionale era in fase di atterraggio e, secondo le prime immagini di una telecamera di sorveglianza del vicino Kennedy Center, è diventato una palla di fuoco. Particolarmente importanti per capire la dinamica saranno i messaggi scambiati con la torre di controllo. Il volo 5342 era in arrivo al Reagan ad un'altitudine di circa 400 piedi (120 metri) e a una velocità di circa 140 miglia orarie (225 km/h) quando ha subito una rapida perdita di quota sul fiume Potomac, secondo i dati del suo transponder radio, come riferisce l'Ap.
Pochi minuti prima dell'atterraggio, i controllori del traffico aereo hanno chiesto al jet commerciale in arrivo se poteva usare la pista 33 (più corta), e i piloti hanno detto di sì. I controllori hanno quindi autorizzato l'atterraggio. I siti di tracciamento del volo mostrano però che l'aereo ha modificato il suo approccio alla nuova pista. Meno di 30 secondi prima dello schianto, un controllore del traffico aereo ha chiesto all'elicottero se aveva in vista l'aereo in arrivo. Il controllore ha fatto un'altra chiamata radio all'elicottero pochi istanti dopo: «Pat 25 passa dietro il Crj». Pochi secondi dopo, i due velivoli si sono scontrati. Il transponder radio dell'aereo ha smesso di trasmettere a circa 2.400 piedi dalla pista, più o meno a metà del fiume.
Indagini affidate alla Ntsb - Ad indagare sulla collisione aerea a Washington sarà la National Transportation Safety Board (Ntsb), una agenzia investigativa indipendente del governo americano responsabile delle indagini sugli incidenti dei trasporti civili. Ma se ne occuperanno anche investigatori militari, essendo rimasto coinvolto un elicottero dell'esercito.
Donald Trump: «Poteva essere evitato» - Sull'accaduto è intervenuto il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, tramite il social Truth: «L'aereo era una su linea di avvicinamento all'aeroporto perfetta e di routine. L'elicottero stava andando diritto verso l'areo per un periodo prolungato. Era notte limpida, le luci dell'areo erano acceso, perché l'elicottero non è andato su o giù, o perché non ha girato. Perché la torre di controllo non ha detto all'elicottero cosa fare invece di chiedergli se vedeva l'aereo. Questa è una brutta situazione che avrebbe dovuto essere evitata».
L'incidente ricorda lo schianto di un volo Air Florida che precipitò nel Potomac il 13 gennaio 1982, uccidendo 78 persone. Quell'incidente fu attribuito al maltempo, ma mercoledì sera il cielo era terso.