La Corte di Salonicco non ha concesso attenuanti per la spedizione punitiva dei sostenitori del Paok, in cui perse la vita un giovane fan dell'Aris
Sono sentenze pesanti quelle pronunciate da un tribunale greco nei confronti di dodici persone accusate dell'omicidio di un diciannovenne tifoso avvenuto un anno fa a Salonicco. La Corte ha riconosciuto colpevoli di omicidio volontario sette degli imputati, tutti condannati all'ergastolo, mentre ad altri cinque sono stati inflitti pene superiori ai 19 anni per complicità nell'omicidio.
La Corte d'assise di Salonicco, la seconda città più grande della Grecia, non ha concesso alcuna circostanza attenuante. Gli imputati erano in detenzione preventiva da un anno, e il più vecchio di loro ha appena ventisei anni. Iniziato lo scorso 18 gennaio, il processo ha visto sfilare un'ottantina di testimoni in 47 udienze, e sono stati oltre trecento i documenti presentati ai giudici. Il procuratore pubblico ha parlato di «un attacco organizzato e pianificato fino all'ultimo dettaglio con l'intenzione di uccidere tutte le vittime», secondo quanto riporta l'agenzia greca Ana.
I fatti risalgono alla notte del 1. febbraio 2022, quando i dodici imputati – tutti tifosi del Paok di Salonicco – lanciarono una spedizione punitiva per le strade della città, armati di coltelli e spranghe di ferro, attaccando Alkis Kampanos e suoi quattro amici, dopo aver appreso che questi sostenevano l'altra locale squadra calcistica, l'Aris Salonicco. Il diciannovenne è stato picchiato per un minuto prima di soccombere alle ferite riportate, mentre due suoi amici sono rimasti feriti nel medesimo attacco.