Le ticinesi, per motivi diversi, al weekend di campionato chiedono un successo che possa rilanciare le rispettive ambizioni
Imperativo del weekend per le nostre tre compagini è… vincere. Il Riva Basket, alle 16 al Pala Sangiorgio, per cancellare lo zero nella casella delle vittorie, la Spinelli, a Nosedo alle 17.30 contro Neuchâtel, per tornare a vincere, e domani il Lugano, alle 16 a Nyon, per bissare il successo di settimana scorsa.
Con Fabio Bassani, “nuovo” coach del Riva, vediamo come approcciarsi alla gara: «Dopo tre allenamenti non si fanno certamente miracoli – esordisce l’allenatore –. Ho parlato chiaro con le ragazze e ho messo in evidenza quelle che sono le mie esigenze che poi sono quelle di ogni allenatore: dare il massimo, a cominciare dagli allenamenti, non trovare banali giustificazioni, essere in sintonia con tutti e fare tesoro degli errori per migliorarsi».
Nessun stravolgimento? «Direi che le mie scelte saranno basate su ciò che risulta dagli allenamenti e dall’atteggiamento. So che le ragazze hanno voglia di riscattare il girone d’andata, ma lo potremo fare remando tutti nella stessa direzione. Poi, i cambiamenti e le soluzioni saranno in divenire».
Il Troistorrents è una buona squadra... «Ho visto il filmato della gara d’andata, partita che il Riva ha perso per un punto, quindi alla sua portata. Cercheremo di prenderci i due punti sul nostro terreno. Non si fanno miracoli, ma credo che con la giusta determinazione si possano ottenere quei punti in più che sono mancati in alcune partite. Ho allenato la U16 del Riva fino a due anni fa, conosco il potenziale delle ragazze e se le straniere fanno la loro parte, sono fiducioso».
E fiducioso deve essere anche il tecnico della Sam, Salvatore Cabibbo, che cercherà due importanti punti. I neocastellani hanno vinto una partita nelle ultime quattro uscite e continuano a giocare con soli due stranieri, gli americani Russell, il play, e Dentlinger il centro. Diciamo che la squadra della collina ha tutte le carte in regola per vincere, considerato non solo il fattore campo, ma anche il fatto di avere tre stranieri. Quello che la Sam deve ritrovare è la continuità di rendimento sull’arco dei 40 minuti. Nelle ultime uscite ha palesato svarioni che ne hanno penalizzato la resa. Soprattutto, ha avuto molta incostanza nell’equilibrio fra il gioco dentro e fuori l’area pitturata. A Losanna si è avuta un’ottima prestazione da parte di Morgan e tutti si augurano che non sia come all’andata quando, dopo i 35 punti messi contro il Losanna, è sparito dai radar in un vuoto senza spiegazioni. Un maggior contributo sull’asse play-pivot, soprattutto considerata l’ottima forma del duo Solcà-Martino, dovrebbe dare alla Spinelli quella concretezza che era la sua arma solo un anno fa.
Il Lugano garibaldino e incostante, come quello visto contro gli Starwings sabato scorso, deve trovare maggior coesione contro il Nyon. I vodesi non sono una squadra impossibile e all’andata si era pagata la cattiva giornata di Hopkins, solo 12 punti. La crescita che i ragazzi di Montini e Petitpierre hanno avuto nel girone d’andata è un fattore certamente di fiducia per affrontare una compagine che sta solo due punti più su in classifica. Occorrerà una prova d’assieme di spessore e, soprattutto, occorrerà un Maring che faccia veramente l’americano: da lui ci si aspetta un salto di qualità che non è sinora arrivato, fatto di rimbalzi, difesa e punti, così da primeggiare contro i suoi compatrioti sul fronte avverso e non essere un peso per i compagni. È chiaro che, fossero diverse le finanze, a quest’ora non sarebbe più sui nostri campi e i Tigers avrebbero una classifica ben migliore. Per quanto riguarda gli altri, nulla da eccepire sul loro impegno e la voglia di continuare a crescere, che sono sempre alla base di ogni successo.