Su laRegione oggi proposte e considerazioni sul basso livello delle buste paga nel nostro Cantone. Sulle pagine di Svizzera un'intervista a Lisa Mazzone
Un Cantone di benestanti secondo le statistiche del Pil pro capite e della perequazione, o un Cantone di "poveri" a livello salariale rispetto al resto della Svizzera? Il dibattito sulla reale situazione del Ticino propone spesso, come soluzione, quella di contestare i dati, soprattutto per quanto riguarda il peso da dare ai frontalieri. Ma, come scrive il direttore Daniel Ritzer nell'editoriale odierno, il paradigma da rimettere in discussione sarebbe quello dei privilegi di pochi.
E di salari e frontalieri parla anche Paolo Pamini nell'intervista odierna di Jacopo Scarinci: il consigliere nazionale propone di agire con dei contributi a carico dei lavoratori d'oltreconfine o del datore di lavoro, sul modello della tassa sulla salute lanciata dal governo italiano.
La scuola in collina nel Locarnese "trasloca", almeno a livello dirigenziale: formalmente dall’anno scolastico 2025-26 – ma con effetti concreti già dal prossimo settembre – Orselina e Brione s/Minusio passeranno sotto la Direzione scolastica di Locarno. Per la collina ciò significa il mantenimento della Scuola dell’infanzia nel Castello Bernese di Orselina e della sede di Scuola elementare a Brione s/Minusio (che ospiterà una sezione di primo ciclo) ma anche la salvaguardia delle scuole ai Monti, dove con l’accordo troveranno casa due sezioni del secondo ciclo.
Lisa Mazzone è la presidente in pectore dei Verdi Svizzeri: Stefano Guerra l'ha intervistata per laRegione nei corridoi di Palazzo federale, dove non è riuscita a tornare come deputata: non rielezione che è fra i temi del dialogo, insieme al suo nuovo ruolo, al futuro del partito e ai rapporti con la base e il Ps.
L'attentato a Mosca di alcuni giorni fa dovrebbe indurre la Russia ad alcune riflessioni: appoggiare le istanze di Hamas, contrapposto allo Stato Islamico, vuol dire invischiarsi in conflitti interni al mondo islamico, e, in fondo, scoprire di non essere così lontana dall'Occidente in quanto esposta alle stesse minacce.