Rivisto in profondità, il compatto SUV di Ford presenta uno stile più deciso, interni più curati ed ora offre un nuovo turbodiesel abbinato alla trazione integrale. Una bella combinazione che troverà consensi in particolare nel mercato elvetico.
La trasformazione della EcoSport ricorda un po’ la favola del brutto anatroccolo: da crossover un po’ rustica, importata dal Sudamerica e adattata all’Europa nel 2014, ad attuale SUV largamente rivisto pressoché in ogni dettaglio nonché potenziato a livello meccanico. Oltre 2’300 elementi modificati o riprogettati ex novo consentono dunque al modello una seconda vita, ivi incluso il suo assemblaggio ora eseguito in Romania, questa volta all’insegna di una qualità piuttosto tangibile combinata all’incremento della versatilità. Come nel caso dell’interessante versione di punta, dotata del nuovo diesel 1.5 EcoBlue da 125 cv combinato alla inedita – per il modello – soluzione di trazione integrale AWD a inserimento automatico che verrà introdotta a primavera inoltrata. Tra le motorizzazioni a benzina troviamo invece il collaudato (e piacevole) 1.0 tre cilindri nelle varianti da 125 e 140 cv; la prima abbinabile anche al cambio automatico. Per tutte la trazione prevista è solamente anteriore, essendo l’integrale riservata unicamente al nuovo turbodiesel citato sopra. Unica nota da chiarire, riguardo alla EcoSport “2”, è il rendimento sul fronte della sicurezza passiva: l’ultimo test EuroNCAP (quattro stelle) risale ancora al 2013 ed il modello attuale, rivisto, non dispone di frenata automatica d’emergenza che in questo contribuisce al risultato finale.
C’è ad ogni modo parecchio di nuovo sulla EcoSport, partendo giustamente dal design: le forme restano quelle conosciute, ma in particolar modo il frontale è completamente ridisegnato, apparendo molto più moderno e di impatto, nonché integrato nel familiare design del marchio grazie alla vistosa calandra trapezoidale. Debutta inoltre la verniciatura bicolore, in opzione, con diverse combinazioni che sugli allestimenti più ricchi partono da quattro tonalità per il tetto. La ruota di scorta esterna del primo debutto è stata eliminata (pur restando disponibile in opzione), ma rimane l’apertura laterale anziché verticale del portellone, stile 4x4 classiche di una volta; si fa però presto l’abitudine, e per riporre gli oggetti di uso comune non è necessario spalancarlo completamente.
Le piacevoli sorprese proseguono nell’abitacolo, dove l’arredo appare trasformato grazie a plancia riprogettata nonché caratterizzata dalla superficie gommata nella zona superiore, nuovi sedili e differenti rivestimenti; lo stile riprende da vicino quello della Fiesta ed include l’originale schermo centrale tattile – fino a 8” nella versione di punta SYNC 3, inclusiva di interfacce Android e Apple – montato stile tablet sopra le bocchette di aerazione. La rinnovata accoglienza di bordo permette poi una sistemazione di guida del tutto convincente, con poltrona molto comoda, mentre dietro la libertà di movimento è soddisfacente a condizione di non arretrare eccessivamente i sedili anteriori. Adeguata la cubatura del vano di carico (356/1’238 litri), completo di doppiofondo con pianale posizionabile su due livelli.
In marcia, spicca subito la maggior autorevolezza dell’auto nel mantenere la traiettoria, anche per merito dell’assetto ricalibrato e reso un poco più rigido; la AWD di prova, inoltre, adotta al retrotreno sospensioni indipendenti, più raffinate nella geometria. Tra le curve la EcoSport si mostra precisa e piuttosto agile, con movimenti contenuti del corpo vettura che consentono un bel brio senza gran impegno; la stabilità è altrettanto rimarchevole. Ottimo, inoltre, il nuovo 1.5 turbodiesel: rotondo, dolce e progressivo nell’erogazione, nonché contraddistinto da una spinta elastica e vivace già dai regimi minimi (0-100 km/h in 10,9 sec.).
Piacevole pure il cambio manuale a sei rapporti, dalla buona manovrabilità. Il comfort acustico è altrettanto curato, mentre la trazione integrale ad inserimento automatico (ripartizione fino al 50-50% tra i due assali) assicura ottima motricità su ogni fondo.
Tuttavia, non è prevista alcuna regolazione elettronica specifica della trazione dedicata a fondi a scarsa aderenza, mentre l’altezza minima da terra è limitata a soli 16 cm contro i 19 cm delle versioni a benzina.
Scheda tecnica
Motore | 3 cilindri in linea, benzina (turbo) 4 cilindri in linea, turbodiesel |
Potenza | da 100 a 140 cv |
Trazione | anteriore o integrale |
Cambio | manuale o automatico |
Consumi | da 4,1 l/100 km (omologato) |
Prezzo | da 19’900 Chf |
Ideale per | chi cerca un SUV compatto ma capace, che in questa ‘seconda vita’ ritrova nuova linfa e ben più versatilità |