Secondo gli autori dello studio la crescita si spiega con l’aumento dei mezzi messi a disposizione e con l’andamento complessivamente positivo del mercato
Gli investimenti sostenibili sono in piena espansione in Svizzera: nel 2021 hanno raggiunto un volume record di 1’983 miliardi di franchi, con una progressione del 30% rispetto all’anno prima, stando a uno studio pubblicato oggi dall’associazione di categoria Swiss sustainable finance (Ssf) in collaborazione con l’Università di Zurigo.
Secondo gli autori della ricerca la crescita si spiega con l’aumento dei mezzi messi a disposizione e con l’andamento complessivamente positivo del mercato. Da soli i fondi spesso definiti "verdi" hanno raggiunto 800 miliardi di franchi, a fronte dei 695 miliardi del 2020.
"Il fatto che sempre più gestori patrimoniali incorporino aspetti di sostenibilità è gratificante e dimostra quanto questi siano essenziali per il processo di investimento", afferma il presidente di Ssf Patrick Odier, citato in un comunicato. A titolo di confronto, il volume totale degli investimenti sostenibili ammontava a 41 miliardi di franchi nel 2011 e ancora nel 2017 non superava i 391 miliardi.
Nell’ambito dell’indagine Ssf ha anche chiesto ai gestori patrimoniali come misurano l’impatto dei loro investimenti sostenibili. Un quarto degli interpellati ricorre agli obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable development goals, Sdg) delle Nazioni Unite, mentre circa la metà utilizza una combinazione di metodi di misurazione.
Il controllo dell’influsso di un investimento in base ai criteri Esg (Environmental, social and governance, cioè ambientali, sociali e di buon governo d’impresa) non è banale, soprattutto per gli investimenti sul mercato secondario, afferma Timo Busch, esperto presso l’Università di Zurigo. A suo avviso i gestori patrimoniali dovrebbero prestare maggiore attenzione a questo tema, perché un impatto positivo è un obiettivo importante per molti investitori.