Una buona istruzione è fondamentale per poter permettere il progresso della società. Spesso però ci si concentra troppo sull’istruzione di grado secondario, dimenticandosi dell’importanza di quella primaria. Affinché questa possa essere di qualità, occorre favorire delle condizioni adatte. Il Partito Comunista rivendica da tempo una sovrintendenza cantonale degli standard minimi delle scuole comunali, così da eliminare le disuguaglianze esistenti fra le varie sedi e parificare, in senso positivo, l’offerta didattica, di spazi ricreativi, delle mense, dei doposcuola e del supporto pedagogico. Nel frattempo, però, occorre agire a livello comunale, così da migliorare i problemi esistenti nelle nostre scuole. Un punto sul quale si deve assolutamente lavorare è il numero di allievi per classe, che deve essere diminuito, così da favorire una qualità d’insegnamento e d’apprendimento maggiore. Difatti, un docente può maggiormente assistere gli allievi con più difficoltà se ha meno alunni da gestire. In quest’ottica, occorre promuovere anche la figura del docente d’appoggio (sulla scorta della riforma cantonale appena approvata), di fondamentale importanza per creare una scuola inclusiva e di qualità, nonché per migliorare le condizioni di lavoro dell’insegnante.
Oltre a ciò, occorre investire maggiormente nell’edilizia scolastica, favorendo un’edilizia sostenibile ed evitando situazioni come quella delle SM in centro a Lugano, sulle quali occorre continuare a vigilare. Queste sono alcune delle questioni sulle quali si dovrà lavorare, per poter garantire un’istruzione di qualità agli allievi, ma anche delle buone condizioni di lavoro agli insegnanti delle scuole comunali. Il Partito Comunista, assieme ai suoi alleati dell’area progressista, continuerà a lottare in tal senso.