La pandemia ha dimostrato come non possiamo sfuggire alle tendenze sociali, economiche e tecnologiche scaturite dalla globalizzazione. Compito della politica è anticipare. Se 30 anni fa la struttura famigliare poteva ancora accollarsi interamente l’accudimento dei bambini, l’introduzione del pre-scuola due anni orsono si è rivelata una necessità diffusa. Su questo punto i politici hanno tardato. Di fronte ai segnali catartici di questa crisi non possiamo permettere di lasciare indietro più nessuno. Ciò significa non sottrarci al dovere di sviluppare la cura prima del manifestarsi dei sintomi. Il comune si è rivelato il primo ente di sostegno per le persone e le famiglie che si sono trovate in difficoltà nella lunga attesa della rendita ponte covid. Precocemente Serravalle si è dotata di uno sportello sociale confluito nel recente progetto di collaborazione vallerano. La mozione coworking era d’avanguardia, anche se nel 2019 non è stato trovato un luogo confacente, è proposta tra le misure dei «Villaggi intelligenti» promosse dalla Npr e la Sab. Con spirito pionieristico il Municipio sta mettendo alla prova un regolamento sociale interno dove è introdotto un semplice e intuitivo sistema di percentuali per l’erogazione dei sussidi di formazione/riqualifica e di abbonamenti arcobaleno rivolti ai giovani. Complementare al sistema cantonale, permette di attenuare gli effetti soglia, come auspicato dalla Conferenza svizzera delle istituzioni dell’azione sociale, costituendo un modello di giustizia sociale più avanzato. Raccolte a distanza di un anno le criticità, il regolamento sociale passerà all’approvazione del Consiglio comune. Una comunista in Municipio è sinonimo di progresso!