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Frana statale 34: inchiesta chiusa. Indagato anche il sindaco

Il masso centrò un motociclista ticinese, ferendolo mortalmente. Il magistrato: 'Evento che poteva essere previsto'

Ti-Press/archivio
20 dicembre 2018
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Sei avvisi di chiusura delle indagini sono stati inviati dal pubblico ministero Sveva De Liguoro, sostituto della procura di Verbania, ad altrettante persone indagate per la frana del 18 marzo 2017 che costò la vita ad un 68enne farmacista ticinese, che in sella alla sua motocicletta stava transitando lungo la statale 34 del Lago Maggiore. Il centauro all'altezza di Cannobio rimase schiacciato da un pesante masso. Altri massi colpirono un'autovettura sulla quale viaggiava una giovane coppia di Verbania.

L'accusa contesta i reati di omicidio colposo, per la morte del 68enne ticinese, lesioni colpose per le numerose ferite riportate dalla coppia. Gli indagati sono il sindaco di Cannobio Giandomenico Albertella, tre ingegneri dell'Anas e i due proprietari milanesi della montagna dalla quale si era staccata la frana. Stando alle conclusioni del magistrato inquirente la frana era un evento prevedibile per cui si sarebbe potuto evitare. Solo che nel corso degli anni per negligenza nessuno aveva mosso un dito. Innanzitutto, i proprietari che avrebbero dovuto mettere in sicurezza la parete rocciosa che si erge a picco sulla litoranea del Verbano occidentale. Sindaco e ingegneri dell'Anas per l'accusa avrebbero dovuto obbligare i proprietari ad eseguire i lavori. In mancanza di questo intervento, considerato che era nota l'instabilità della parete franata, il sindaco di Cannobio e l'Anas avrebbero dovuto effettuare i necessari lavori di manutenzione. Albertella, in qualità di presidente dell'Unione dei comuni della Cannobina, è accusato anche di non aver trasmesso integrazioni progettuali per gli studi di fattibilità della messa in sicurezza del versante che è nuovamente franato lo scorso 6 novembre.

Gli indagati hanno ora tempo venti giorni per chiedere di essere interrogati e chiedere un supplemento di indagini su aspetti a loro giudizio non presi in considerazione. L'avviso di chiusura delle indagini prelude la richiesta di rinvio a giudizio. Il pm Sveva De Liguoro è titolare anche del fascicolo della frana dello scorso 1° aprile a Meis, frazione di Re, caduta sulla statale 337 della Valle Vigezzo. Una frana che si portò via due coniugi del Locarnese.