L'Unicef lancia la campagna di sensibilizzazione 'Ogni bambino è vita'. Ogni anno 2,6 milioni di bebè non raggiungono il mese di vita
Ogni giorno nel mondo 7mila neonati muoiono prima di compiere il loro primo mese di vita, 2,6 milioni ogni anno. Lo ricorda l’Unicef che per celebrare la Festa della mamma il prossimo 13 maggio lancia la campagna di sensibilizzazione "Ogni bambino è VITA". Nel mondo, un milione di neonati emette il primo e l’ultimo respiro poco dopo essere venuto alla luce. Altri 2,6 milioni nascono morti. Oltre l’80% delle morti neonatali è causato da parto prematuro, complicanze durante il travaglio e il parto, nonché infezioni come setticemia, tetano, meningite e polmonite. Sono dati allarmanti anche se, rileva Unicef, il tasso di mortalità dei bambini di età compresa tra 1 mese e 5 anni è diminuito notevolmente negli ultimi decenni. Ma i progressi nel ridurre la mortalità dei neonati – di età inferiore a 1 mese – sono stati meno incisivi perché le morti neonatali sono difficili da affrontare con un singolo farmaco o intervento, ma richiedono un approccio sistematico e integrato. L’obiettivo dell’Unicef è quello di far si che ogni mamma e ogni bambino ricevano assistenza sanitaria di qualità a prezzi accessibili. In occasione della campagna, l’Unicef rilancia la Petizione "Ogni bambino è VITA", con l’obiettivo di chiedere ai governi, agli addetti alla sanità, ai donatori, al settore privato, alle famiglie e alle imprese di contribuire in ogni modo per assicurare la sopravvivenza e la cura di ogni bambino. Le firme raccolte saranno consegnate ai Ministri della Salute, riuniti nell’Assemblea Mondiale della Sanità (il prossimo 21 – 26 maggio) per chiedere loro di impegnarsi con azioni concrete per porre fine alla tragedia di 7.000 neonati che muoiono durante il primo mese di vita. Finora in diversi paesi nel mondo sono state raccolte oltre 80 mila adesioni, ma fino al 20 maggio 2018 è possibile aderire.