Il Dipartimento del territorio fa il punto in occasione della Giornata internazionale. Ogni anno in Ticino si investono 2 milioni
Sono diversi gli investimenti operati nell'ambito dei pericoli legati all'acqua e al settore forestale in corso in Ticino. In occasione dell'odierna Giornata internazionale per la riduzione dei disastri naturali, il Dipartimento del territorio ha deciso di fare il punto sui progetti in corso. Progetti che vedono impegnati Cantone, confederazione, Consorzi e Comuni.
È innegabile che i mutamenti climatici in atto – come emerso anche in occasione del convegno sugli scenari climatici futuri e le misure di adattamento, organizzato dal Dt in collaborazione con Meteosvizzera lo scorso 12 febbraio – assumono un ruolo sempre più significativo in termini di disastri naturali. Inoltre, come rivelato da un recente studio commissionato dalla Confederazione, i danni provocati dagli stessi generano costi pari a un miliardo di franchi all’anno. Si rivela, pertanto, prioritario, dare continuità agli investimenti previsti, a medio e lungo termine.
Gli investimenti concernenti, in particolare, i pericoli legati all’acqua comprendono studi, nuove opere, manutenzione e monitoraggio, e corrispondono a circa 18 milioni di franchi annui, a carico del Cantone, della Confederazione e degli enti locali (Consorzi e Comuni).
Per quanto attiene agli investimenti nel settore forestale, gli stessi negli ultimi anni si sono attestati a circa 9 milioni di franchi annui, cui si aggiungono circa 16 milioni di franchi destinati al bosco di protezione.
A causa della morfologia del territorio e della sua geologia, il Cantone Ticino è fortemente esposto a fenomeni quali frane, valanghe, alluvioni ed esondazioni. A tale proposito si rammenta che, al fine di fare chiarezza sulla situazione, l’Ufficio di statistica (Ust) ha pubblicato negli scorsi mesi, in collaborazione con il Dt, un’analisi statistica di edifici, persone, aziende e addetti situati nell’area edificabile cantonale esposta ai differenti pericoli naturali.
Nei secoli e nei decenni passati, alluvioni e valanghe hanno rappresentato una vera minaccia per i Comuni ticinesi. La pericolosità di tali fenomeni è stata oggigiorno parzialmente ridimensionata, grazie agli ingenti interventi di premunizione realizzati, alla conoscenza e all’integrazione delle informazioni in materia di pericoli naturali nella pianificazione territoriale e, in parte, grazie al monitoraggio e ai modelli matematici che ne permettono la previsione con alcuni giorni di anticipo. Al contrario, i pericoli legati ai processi di trasporto di materiale nei corsi d’acqua minori, di crollo e di scivolamento superficiale (come quello occorso nel 2014 a Bombinasco, che causò due vittime) sono caratterizzati da elevata imprevedibilità e da maggiore difficoltà nella definizione dei possibili scenari di evoluzione.
L’analisi sugli eventi naturali che hanno causato danni e vittime in Ticino dal 1800 a oggi ha evidenziato come la riduzione delle conseguenze degli eventi naturali pericolosi è principalmente da ascrivere ai significativi investimenti effettuati sin dall’inizio dello scorso secolo nel settore delle premunizioni e del bosco di protezione. È in questo contesto che s’iscrivono numerose leggi che hanno come scopo primario la protezione delle vite umane e dei beni importanti contro i pericoli di alluvionamento, frane e valanghe: la Legge federale sulla sistemazione dei corsi d’acqua (Lsca), la Legge federale sulle foreste (Lfo), la Legge cantonale sulle foreste (Lcfo) e la Legge sui territori interessati da pericoli naturali (Ltpnat).
Agli investimenti dei due servizi preposti (Ufficio dei corsi d’acqua e Sezione forestale) si aggiungono quelli specifici per le opere di premunizione lungo le strade cantonali, di competenza diretta della Divisione delle costruzioni del Dt. Nel periodo 2012-2018, gli interventi sono stati garantiti da finanziamenti per un importo complessivo di 13,5 milioni di franchi, corrispondenti a circa 2 milioni annui. Attraverso tali crediti, la Divisione delle costruzioni finanzia anche le opere urgenti da mettere in atto in seguito a eventi che causano danni alla rete stradale cantonale, unitamente ai costi di sgombero e ripristino immediato della viabilità.