La deputazione ticinese alle Camere chiede spiegazioni sulle modalità di procedere e vuole parità di trattamento fra operatori economici
Modifica dello statuto doganale di Campione d’Italia: Come intende procedere il Consiglio federale qualora l’Italia non introducesse la tassa locale equivalente? `È la domanda principale formulata dalla deputazione ticinese alle Camere.
l 1 gennaio 2020 è prevista l’entrata di Campione d’Italia nello spazio doganale dell’Unione europea nell’ambito dell’applicazione territoriale delle nuove disposizioni scaturite dalla modifica della direttiva 2008/118/CE (direttiva 2018/0124). Con questa modifica è prevista l’applicazione dei diritti doganali e delle accise attualmente vigenti in Italia e nell’Ue, oltre all’introduzione da parte dell’Italia di una tassa locale equivalente all’Iva svizzera.
Allo stato attuale non sembra esservi chiarezza formale sull’introduzione della tassa locale equivalente all’Iva svizzera che deve garantire condizioni di parità tra gli operatori economici stabiliti in Svizzera e nel Comune di Campione d’Italia. Da questa premessa, muovono le domande poste al Consiglio federale, a cui viene chiesto di garantire sul piano bilaterale a lungo termine le condizioni di parità tra gli operatori economici stabiliti in Svizzera e nel Comune di Campione d’Italia.
La deputazione chiede pure, nel caso tale intesa non si realizzasse in tempo utile, come intende procedere il Consiglio federale qualora l’Italia non introducesse una tassa equivalente a quella svizzera che andrebbe prelevata su beni e servizi destinati a Campione d’Italia a partire dall’entrata dell’enclave nello spazio doganale dell’Ue.