Chiasso

L'auto, che ebbrrrezza

In viaggio, dal simulatore di guida alle massime espressioni della grafica e del design, tra m.a.x museo e Spazio Officina

Giovanni Manca, Citroën, manifesto, 1920
10 novembre 2018
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Basta afferrare il volante, reale, di una Ferrari rosso fuoco del tutto virtuale, per sentirsi trasportati dal brivido della velocità (seppur apparente), che ha un che di Futurista. Scivolare nel sedile del simulatore di guida sistemato all’ingresso dello Spazio Officina di Chiasso e lanciarsi nel circuito mutuato da una pista austriaca restituisce una ebbrrrezza tutta Marinettiana. E l’effetto vale anche per i ‘piloti’ più prudenti, per qualche minuto dei novelli Nuvolari. Una trovata sorprendente, non c’è che dire, quella escogitata dai curatori, Marco Turinetto del Politecnico di Torino e Nicoletta Ossanna Cavadini, direttrice del m.a.x. museo, e sistemata lì, nel bel mezzo di una rassegna espositiva che, certo, ha ben altre aspirazioni; per dirne una avvicinare un pubblico variegato alla grafica d’artista. Ma le vie della cultura sono infinite e misteriose. E spesso e volentieri fanno centro (come a Chiasso). Del resto, può sembrare strano, ma l’arte riesce anche a fare da paciere. A riconciliare persino con la scatola di lamiera che oggi, sempre più spesso, ci imprigiona nel traffico della nostra realtà urbana. Infatti, la mostra (‘Auto che passione! Interazione fra grafica e design’) che ha messo in piedi fino al 27 gennaio il m.a.x. museo cittadino – con un’appendice conturbante allo Spazio Officina, questa in allestimento sino al 9 dicembre – ci ridà l’auto decisamente sotto un’altra veste (è proprio il caso di dirlo). Potere della grafica e del design che parla dai manifesti, oltre una cinquantina, e prende forma nelle vetture icona, una dozzina, che sanno far sognare a ogni età.

Specchio del costume

Ecco che, ancora una volta, il progetto espositivo degli spazi chiassesi non ha solo il pregio di raccontarci una storia – in questo caso quella dell’auto per immagini e stile, rendendola riconoscibile dagli inizi del Novecento (e ancor prima) ai giorni nostri –, ma fa di più. Con sapienza ci permette di guardarci allo specchio, mettendoci a confronto con l’evoluzione del costume che diventa quotidianità. A ben vedere ciascuno può ritrovare un po’ di sé e della sua memoria in uno dei grandi cartelloni pubblicitari, quanto mai evocativi, in uno degli oggetti da col lezione (volanti, clacson d’epoca) o dei modellini d’automobile che sanno d’infanzia proposti nelle sale. Di sicuro passare dalle Balille e le Isotta Fraschini di ‘carta’ alle Lamborghini 400 GT e alle De Tomaso Pantera GTS può anche dare la vertigine. Mentre ritrovarsi a tu per tu con una Prinetti&Stucchi del 1899 – in sostanza una carrozza senza cavalli – riporta ai pionieri. Certo anche la Torpedo del 1933 non sarà blu come quella cantata da Gaber ma è sempre un bel vedere. Sia chiaro, l’auto in mostra al m.a.x museo e allo Spazio Officina è tutt’altro che un tuffo nella nostalgia. A proiettare nel futuro (che è già presente) a velocità supersonica ci pensa poi il prototipo della Iso Rivolta vision 2017 firmata da Zagato. In altre parole la vettura su misura: dalla potenza del motore ai colori delle fodere. E il bello è che è nata su ‘playstation’, la nuova frontiera della progettazione. Di esemplari simili ne sono già stati prenotati 5 da ‘amateur’ facoltosi.

Per saperne di più

Quella dell’automobile, insomma, è una lunga storia. Oltre al duplice percorso espositivo, il Centro culturale Chiasso ha voluto, quindi, proporre altri momenti di incontro. Questa sera alle 20.30 ci si sposterà al Cinema Teatro per assistere allo spettacolo ‘Nel segno del toro. La vita, il mito, la storia di Ferruccio Lamborghini’, di e con Lorenzo Guandalini e con la partecipazione di Chiara Bolognesi e Sara Devecchi. Un progetto integrato museo-teatro che abbinerà pure una visita guidata alla mostra (alle 18) e un aperitivo nella hall del m.a.x. museo (alle 19.30): biglietti in vendita al museo e al Cinema Teatro. Non mancherà neppure la possibilità di cimentarsi in uno dei laboratori didattici organizzati dal museo. Il primo è previsto per sabato 24 novembre, dalle 15 alle 17, ed è consigliato anche per i più piccoli. Il tema? Immancabile: ‘Rosso... Ferrari’. Sarà un modo per andare alla scoperta dei colori partendo dal mitico marchio italiano e dalla storia delle gare automobilistiche.