Pronta la richiesta suppletiva per la struttura a terra. Intanto fervono le manovre in vista dell'arrivo dei primi natanti (a metà del 2025)
Il Comune di Gambarogno è alla ricerca di un capitano. Il Municipio ha avviato il concorso per l’assunzione di una figura importante in vista dell’apertura del porto comunale da 280 barche in zona Sass di Sciatt, nella frazione di San Nazzaro. Nel frattempo, lo stesso Esecutivo ha preparato il messaggio, che verrà poi sottoposto al Consiglio comunale, con la richiesta di un credito suppletorio per la realizzazione della parte a terra. E ancora: all’albo è stata pubblicata nelle scorse settimane l’ordinanza che stabilisce le tariffe per gli attracchi turistici. Insomma, la struttura, attesa da anni, sembra giunta alle battute finali e fervono le manovre di avvicinamento per l’arrivo dei primi natanti.
Come conferma il sindaco Gianluigi Della Santa, nel corso del 2025 aprirà la parte a lago, con pontili e ormeggi per le imbarcazioni: «Tra maggio e giugno sarà finalmente agibile e utilizzabile. A partire dal quel momento i primi motoscafi potranno attraccare. All’inizio del prossimo anno il Comune contatterà chi ha già prenotato un posto barca per la firma del contratto definitivo». Gli attracchi, vista la grande richiesta sulle sponde del Maggiore, saranno gettonati e non si esclude che la disponibilità si esaurisca nel giro di alcuni mesi. Ai proprietari di imbarcazioni che già avevano manifestato interesse negli anni scorsi si aggiungono i “cantieristi”, che si sono fatti avanti in varie forme per riuscire a ottenere la possibilità di ormeggiare al Sass di Sciatt. Terminata la prima tornata di contratti, se dovessero restare dei posti il Comune si attiverà presso i domiciliati e presso i proprietari di abitazioni secondarie. «La parte a terra del porto, con ristorante, servizi e altri contenuti, verrà realizzata tra il 2025 e il 2026 – aggiunge il sindaco – Già nel corso dell’anno prossimo, comunque, sarà messa a concorso la gerenza della parte dedicata alla ristorazione». La nuova costruzione, rispetto alla prima ipotesi, è stata ridimensionata con conseguente contenimento dell’investimento per 2,4 milioni di franchi.
Scade invece il 20 dicembre il termine per l’inoltro di candidature da parte di chi intende assumere la carica di capitano del porto all’80-100 per cento. Il nuovo impiegato sarà responsabile della gestione operativa della struttura, della manutenzione ordinaria, della sorveglianza e della sicurezza. Dovrà pure curare i contatti con gli utenti e con l’amministrazione comunale, come anche gestire la rampa di alaggio di Magadino in collaborazione con il locale Patriziato. Il Municipio cerca una persona che fra i requisiti abbia una solida e comprovata esperienza pluriennale in funzioni simili, una condotta irreprensibile e una sana costituzione fisica. Diverse le qualità che il capitano ideale è chiamato a possedere. Tra queste: conoscenza delle lingue nazionali, spiccate doti organizzative, flessibilità, facilità di contatto con gli utenti e patenti nautiche. L’entrata in servizio è prevista il primo maggio 2025 e le candidature vanno inoltrate alla cancelleria entro il 20 dicembre (informazioni sul sito del Comune).
Per quanto riguarda gli ormeggi temporanei e turistici, regolamentati con un’apposita ordinanza, va segnalato che gli stessi avranno un prezzo giornaliero che va da 70 a 120 franchi, a dipendenza delle dimensioni del natante. La tariffa settimanale, invece, si situa tra 380 e 600 franchi. A questa spesa vanno aggiunte le tasse per l’elettricità e per altri servizi accessori e amministrativi.
La questione dei costi della struttura è definita nel messaggio municipale appena inviato ai Consiglieri comunali. Qualche anticipazione era giunta dal Municipio lo scorso mese di maggio, con la risposta a un’interpellanza presentata da Sabrina Fiala (Uniti per Gambarogno) e cofirmatari. In sostanza l’Esecutivo ricordava che “la previsione di costo del progetto nella versione ridotta, presentato alle commissioni Opere pubbliche e Gestione nel marzo del 2024, ammonta a 22,4 milioni di franchi. Questo importo concerne le opere, gli onorari, i rincari consolidati e previsti, e dovrà essere confermato sulla scorta dell’esito della procedura edilizia e una volta rientrate le principali offerte aggiornate”. Una procedura ora conclusa, con la formalizzazione dei contratti principali per la costruzione. Dallo scorso mese di maggio le cifre sono state aggiornate: il costo totale è di 22,1 milioni, come indicato nel Messaggio municipale, da cui dedurre 435mila franchi del contributo PaLoc; il credito aggiuntivo ammonta a 3,25 milioni di franchi (di cui 1,9 milioni per rincari). Il messaggio dell’Esecutivo contiene pure il Piano finanziario aggiornato per il porto, che giunge al termine di una lunga trafila, con l’ottenimento della licenza edilizia (cresciuta in giudicato), le verifiche sui costi di costruzione e sugli utili che deriveranno in massima parte dall’affitto dei 280 posti barca. Lo stesso Piano finanziario è integrato e debitamente spiegato con l’aggiornamento della perizia eseguita dall’economista Orlando Nosetti. «L’analisi – conferma in conclusione Della Santa – conferma che il porto comunale non solo si autofinanzierà, ma produrrà utili per circa 250mila franchi annui».