Consegnata la perizia psichiatrica sul 56enne macedone che, il 23 giugno di due anni fa, nel posteggio sotterraneo della Migros freddò la moglie sparandole
L’uomo che freddò, a colpi d’arma da fuoco, la propria moglie nel posteggio sotterraneo della Migros di Ascona il 23 giugno di due anni or sono non soffre di alcuna turba psichica particolare. È questa la conclusione alla quale giunge la perizia psichiatrica commissionata dal Tribunale penale, e che il dottor Rafael Traber ha consegnato nei giorni scorsi alle parti. A rivelare la notizia è la Rsi. Il 56enne macedone, accecato dalla gelosia, sparò alla moglie diversi colpi di pistola, cercando poi, invano, di togliersi la vita. L’uomo – secondo il parere dell’esperto – seppe valutare il carattere illecito dei propri atti. Lo stesso non si può dire però della sua capacità di agire. Il rapporto evidenzia esasperazione causata da sentimenti di perdita inaccettabili. Emozioni già sperimentate in passato dal 56enne, e che la separazione dalla 38enne aveva riportato nuovamente a galla. Il dottor Traber ha quindi rilevato una lieve scemata imputabilità. Il perito si è espresso anche sul rischio di recidiva. Basso in linea generale; almeno medio – precisa lo psichiatra – se il 56enne avesse di nuovo una relazione connotata dai medesimi elementi. Di qui la necessità di ricorrere a misure terapeutiche. Ora non resta che attendere il processo. Alle Assise Criminali il macedone, rappresentato dall’avvocato Niccolò Giovanettina, dovrà rispondere del reato di assassinio. Secondo la procura si trattò di un atto premeditato. Per la difesa fu invece un gesto del momento.