L'appello dei dirigenti Hcap affinché il club possa finalmente evitare di dover pagare inutili multe per decine di migliaia di franchi ogni anno
“Non passa partita che l’Hcap non incassi una qualche multa”. Inizia così lo sfogo scritto in punta di penna e pubblicato nei giorni scorsi dalla dirigenza biancoblù sul portale del club leventinese. Tema del contendere, il lancio di oggetti in pista. Spesso ai danni degli arbitri. “Dopo la drammatica stagione in cui ci toccò addirittura giocare una partita a spalti chiusi – premette il Consiglio di amministrazione – con intelligenza la Curva (sud, ndr) ha rinunciato ad accendere oggetti pirotecnici, che comportano le sanzioni più pesanti poiché violano la legge sugli esplosivi e rappresentano un reale pericolo per gli altri, e non importa se accesi alla Valascia o in trasferta”.
Fine della premessa e passaggio al dunque: “Purtroppo vi sono almeno due violazioni che avvengono ancora regolarmente, in casa e fuori: il lancio di oggetti in pista (dalle monetine in su) e il lancio di birra contro gli arbitri. Anche in questa stagione, che pure sta dandoci parecchie soddisfazioni, l’Hcap ha già dovuto sborsare parecchie migliaia di franchi per questo genere di multe”.
Quindi l'appello, rivolto agli amici biancoblù: “Al di là dello spirito sportivo che ci dovrebbe guidare nella buona e nella cattiva sorte, e al di là delle arrabbiature che tutti qualche volta risentiamo, vi chiediamo insistentemente di RINUNCIARE (il maiuscolo è della dirigenza, ndr) a questi gesti inconsulti! Non solo peggiorano inutilmente la percezione negativa che arbitri e Lega hanno dell’Hcap, ma soprattutto ci costano alla fine della stagione decine di migliaia di franchi. E francamente l’Ambrì potrebbe impiegare più utilmente questi soldi, per la squadra e per i suoi giovani anziché per le multe!”.
L'appello termina con i ringraziamenti “per la collaborazione e per il sostegno che dimostrate regolarmente”. E Forza Ambrì – conclude il Cda – sempre e comunque!