Culture

Riaprire i musei, 'per il benessere mentale di tutti'

Lettera aperta dell'Associazione dei musei svizzeri e affini indirizzata al Consiglio federale: ‘Sono spazi sicuri’

Liberate l'arte (Keystone)
27 gennaio 2021
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L'Associazione dei musei svizzeri (Vms), il Consiglio internazionale dei musei di Svizzera (Icom), l'Associazione dei musei d'arte svizzeri (Vsk), l'Associazione delle istituzioni svizzere per l'Arte contemporanea (Vsizk/Aisac), l'Associazione dei musei e delle collezioni di storia naturale in Svizzera e Liechtenstein (musnatcoll.ch). Cinque realtà e una sola lettera, in cui s'invitia il Consiglio federale “a consentire a musei e case espositive da riaprire alle visite individuali allentando la normativa in essere, in modo che esse possano continuare a compiere la loro missione educativa e contribuire al benessere spirituale e mentale di tutti”. La premessa: “Rendere nuovamente accessibile la cultura e l'educazione artistica, porre fine alla chiusura dei musei. Per il benessere mentale di tutti!”.

Questo il grido congiunto che giunge da Basilea. Di congiunto vi è anche una presa di posizione ufficiale scritta e indirizzata al Consiglio federale: "I musei e le sedi espositive – si legge – sono luoghi di educazione, diversità culturale ed emozionale. In una società liberale e democratica sono istituzioni importanti per la formulazione opinioni e formazione d'identità; promuovono il pensiero liberale e pluralistico; offrono tregua, ricreazione e ispirazione; e si sforzano di essere aperti a tutti”. Veicoli “essenziali per la democrazia“, specificano gli scriventi, riportando “la densità e la diversità“ dei musei della Confederazione che sono testimonianza dell'impegno culturale della stessa. Per questo motivo, “sperimentare un oggetto originale – sia esso un'opera d'arte, un manoscritto storico o un campione scientifico – non può essere adeguatamente sostituito da una presentazione online, un blog o un tour virtuale, per quanto ben realizzato”. I rappresentanti dei musei segnalano le garanzie “di protezione e igiene“ implementate a partire da maggio 2020 che fanno di questi luoghi “spazi pubblici sicuri” e con lo spazio sufficiente per ottemperare alle normative sulla distanza sociale, con il flusso di visitatori controllabile, accortezza “già operativa con successo su vasta scala da maggio 2020”.