laR+ I dibattiti

In fondo, perché questi fondi?

È dell’8 aprile la notizia che, grazie alla bassa disoccupazione, lo scorso anno il relativo fondo dell’assicurazione disoccupazione ha registrato una maggiore entrata di 2,76 miliardi e a fine 2023 si attestava a 6,78 miliardi.
Su scala nazionale parlare di miliardi non deve impressionare più di tanto, ma resta comunque una bella cifra. Il fondo che copre l’Avs alla fine dello scorso anno disponeva di un capitale di ben 47 miliardi con una proiezione a raggiungere i 70 miliardi nei prossimi anni. Sono almeno 30 anni che sento parlare di crisi del fondo Avs per l’invecchiamento della popolazione, ma la riserva è in costante aumento. Mi chiedo se abbiano davvero senso questi mega fondi miliardari, che sono da gestire con i rischi del caso e che possono essere elementi destabilizzanti sui mercati finanziari e/o immobiliari. Mi si dirà che non è il caso di andare a modificare un sistema solido e collaudato, ma forse si potrebbe anche fare diversamente.
In questi ambiti di chiara valenza sociale, invece di accumulare miliardi depositati in fondi appositi, non sarebbe il caso di portare tutto nel conto economico della Confederazione assestando costi e ricavi di anno in anno nell’ambito della normale gestione corrente? L’attuale sistema ricorda, con le dovute proporzioni, l’economia domestica di un tempo dove si faceva il libretto di risparmio per la casa, poi quello per il dentista, e quello per gli studi dei figli… un sistema certamente dettato dal buon governo della casa, ma è un sistema ormai superato in quanto vi sono modi migliori d’impiego della liquidità a disposizione. Se questi fondi fossero gestiti a livello di conto economico, nei conti annuali della Confederazione verrebbero registrati costi e ricavi lasciando il relativo saldo o a favore della stessa oppure a suo carico, la quale dovrebbe quindi finanziare eventuali ammanchi d’esercizio con le normali entrate della Confederazione, come avviene per altri oneri sociali. In questo modo la questione verrebbe semplicemente gestita anno per anno, adattando se del caso i tassi di prelievo che, visti gli utili conseguiti, potrebbero attualmente anche venire adattati al ribasso e questo a tutto vantaggio dell’economia. Poi, per l’Avs, quando l’effetto del baby-boom avrà raggiunto il suo apice, se sarà effettivamente necessario, sarà la Confederazione a doversi assumere il maggiore onere adottando, se necessario, i provvedimenti del caso. Ma potrà anche decidere di semplicemente assumersi il maggiore onere, che verosimilmente non sarà nemmeno permanente, così come già avviene per altri servizi sociali o altri impegni di pubblica utilità.
Probabilmente il mio è un ragionamento semplicistico però porrebbe fine ad un accumulo discutibile di ingenti capitali e al solito balletto di cifre, con relativi spauracchi, tutte le volte che le previsioni danno al brutto, cosa che oramai avviene quasi tutti gli anni, almeno nelle previsioni. Si eviterebbero anche quei discorsi poco simpatici d’attualità, di chi è già impegnato a fare proposte su come compensare la 13ª Avs appena decisa dal popolo. Ma come? Questo bonus è stato probabilmente concesso perché si è riconosciuto che le rendite versate dall’Avs sono da fame e non è proprio il caso di vanificarlo immediatamente compensandolo con nuovi oneri a carico dei contribuenti, tenuto conto che attualmente il sistema dispone dei soldi occorrenti e regge benissimo questo adattamento a favore della nostra popolazione anziana (poi che vada anche a favore dei ricchi è certo discutibile, ma questa è un’altra storia). Se poi il sistema dei fondi è tanto performante, perché non un fondo per le casse malati? Così potremmo finanziarlo anche con un aumento della vignetta autostradale, o il prezzo della benzina, o con l’Iva… caricando quindi maggiormente sulla collettività gli enormi costi di questo importante settore, senza farlo pesare eccessivamente sugli assicurati come avviene da anni in modo divenuto per molti eccessivo, insostenibile.
Come detto, il mio sarà un ragionamento semplicistico, ingenuo, ma proprio per questo ha forse un fondamento.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔