Proposta presentata con un’iniziativa parlamentare. I vantaggi? ‘Più conciliabilità lavoro-famiglia, nessun vuoto rappresentativo, familiarizzazione’
Introdurre la figura del supplente per le assenze dei deputati impossibilitati a partecipare alle sessioni parlamentari e ai lavori commissionali. È quanto propone con un'iniziativa parlamentare presentata in forma generica il gruppo dei Verdi, prima firmataria Giulia Petralli.
“Nei parlamenti di più Cantoni, come per esempio quello dei Grigioni, Ginevra, Giura e Vallese – scrivono i Verdi – è stato introdotto un sistema di supplenti che permette ai deputati e alle deputate elette di farsi supplire e rappresentare nelle sedute delle commissioni e nelle sedute plenarie. Il deputato o la deputata supplente può essere selezionato in base alla lista dei subentranti oppure essere eletto su una lista separata e ha gli stessi obblighi e diritti del deputato eletto”.
Second Petralli e cofirmatari, in un contesto di milizia in cui il carico di lavoro personale e le urgenze parlamentari aumentano sempre di più, questo sistema presenta svariati vantaggi: “Innanzitutto, permette una migliore conciliabilità tra lavoro, famiglia e mandato politico; così come permette di coprire le assenze di lunga durata, come per esempio in caso di congedi maternità e paternità o malattia prolungata”.
Il supplente oltre a coprire le assenze nelle sedute plenarie, coprirebbe anche le assenze nelle commissioni, “permettendo al proprio gruppo di mantenere un rappresentante che possa partecipare ed essere informato sui lavori commissionali, evitando che si crei un vuoto informativo e rappresentativo se l’assenza del deputato eletto è di lunga durata”.
Infine, grazie a questo sistema, il supplente avrebbe “la possibilità di iniziare più velocemente a familiarizzare con il sistema parlamentare; qualora un giorno dovesse effettivamente subentrare o venisse eletto avrebbe già alle sue spalle un’importante conoscenza del funzionamento del lavoro parlamentare”, valutano i Verdi.
Concretamente, attraverso questa Iniziativa parlamentare si chiede di modificare la Costituzione del Cantone Ticino, la Legge sul Gran Consiglio e sui rapporti con il Consiglio di Stato (LGc) ed eventuali altre leggi o regolamenti, al fine di introdurre la figura del supplente, che appunto interviene in caso di assenza di un deputato eletto sia nelle sedute plenarie che nelle commissioni.