Confine

In vista di AlpTransit, oltreconfine si studiano gli interventi da realizzare

(Davide Agosta)
24 aprile 2016
|

Gli strumenti urbanistici di Cantù, Carimate, Casnate con Bernate, Grandate e Cucciago sono bloccati da oltre quindici anni a causa del quadruplicamento della linea ferroviaria tra il bivio Rosales, all’imbocco della galleria Monteolimpino 2, e Seregno. Il Piano di governo del territorio dei quattro comuni comaschi attraversati dalla linea ferroviaria Milano-Zurigo ha vincolato terreni in funzione del quadruplicamento che (mai) verrà, in quanto rispetto a quindici anni fa i costi sono esplosi . Le ultime previsioni di spesa parlano di 1,5 miliardi di euro. Quanto basta per poter affermare, senza timore di smentita, che il progetto rimarrà chiuso in un cassetto. Da qui la richiesta, da parte di Cantù, Carimate, Casnate con Bernate, Grandate e Cucciago, di poter rimuovere dal proprio strumento urbanistico il vincolo, per poi poter programmare eventuali insediamenti. Anche per risolvere questo problema, fermo restando che ci sono aspetti più importanti da affrontare sul versante comasco, con il contributo dell’Usi (Università della Svizzera Italiana) si sta lavorando alla stesura di un studio per individuare gli interventi da realizzare lungo la linea ferroviaria Bellinzona-Milano, in vista dell'ormai prossima apertura dell’AlpTransit. Nei giorni scorsi a Palazzo Cernezzi c’è stato un nuovo incontro, per meglio definire le necessità dei comuni, chiamati a confrontarsi un numero più alto rispetto a quello attuale dei treni merci (lunghi sino a 800 metri) che transiteranno una volta aperta la nuova galleria di base del Gottardo. Fra gli interventi urgenti sono indicati i sottopassaggi e i ripari fonici.