L’incertezza riguardo alla futura politica economica del presidente americano designato Donald Trump è grande, ma secondo gli esperti per la Svizzera non dovrebbe cambiare molto, almeno per il momento.
"Il primo effetto della scelta di Donald Trump alla presidenza è l’incertezza", afferma David Dorn, professore di commercio internazionale e mercati del lavoro presso l’Università di Zurigo.
In campagna elettorale Trump si è espresso molto chiaramente contro il libero scambio. Alcuni accordi commerciali con paesi asiatici che non sono ancora stati ratificati sono ora in discussione. Inoltre il miliardario aveva minacciato di imporre tasse molto alte sulle importazioni dalla Cina e dal Messico, spiega Dorn all’ats.
Il futuro è poco certo anche per Marcel Sennhauser, membro della direzione di Scienceindustries, l’associazione di categoria delle aziende chimiche, farmaceutiche e biotecnologiche, vale a dire la più importante industria di esportazione elvetica. La maggioranza repubblicana al Camera dei rappresentanti e al Senato permetterà a Trump di mettere in pratica la sua politica: i negoziati per l’accordo TTIP fra Usa e Ue sono ora sotto una cattiva stella, osserva Sennhauser.