Siamo abituati a pensare il linguaggio come strumento per incasellare le cose e così orientarsi nel mondo. Ma la lingua ha invece origine da un impulso dell’anima a dialogare con la realtà, per costruire corrispondenze, e in ciò articolarsi ed evolvere. Oggi una lingua ridotta all’utile ha come effetto la contrazione della vita psichica (e l’impoverimento del linguaggio ne è sintomo). Possiamo però percorrere il sentiero in cui la parola trae linfa dalla naturale predisposizione dell’anima umana a intuire poeticamente la realtà.
Relatore
Alessio Neri, psicologo
Intermezzi musicali
Sandro Pignataro, violino
Sofia Neri, pianoforte
A cura dell'Associazione Ricercare.
Entrata libera